La nascita del Satèn in Franciacorta
C’è una leggenda intorno alla nascita del Satèn e del suo nome. Leggenda vuole in Franciacorta a metà degli anni ‘80 si volesse realizzare un vino elegante, dolce e frizzantino che andasse oltre i pregiudizi e le facili etichette di “vino femminile”, spesso un’espressione semplicistica per definire un vino di media qualità.
Inizia ora la ricerca di un vino con un profilo qualitativo e gustativo diverso, mai banale, con una personalità armoniosa e una musicalità nuova. Un vino suadente, fresco, quasi croccante, dalla complessità, volume, struttura e persistenza maggiori. E con una novità: una crema estremamente sottile nata da una rifermentazione in bottiglia con una pressione più bassa e che fa nascere una bollicina raffinata e affusolata. Proprio la stessa che puoi notare in un bicchiere del nostro Satèn Ricciolina Terre d’Aenòr.
Dapprima la scelta ricade su “Crémant”, nome che caratterizza un vino spumante con un’effervescenza più delicata e meno insistente rispetto agli altri spumanti. Un regolamento europeo del 1989, tuttavia, stabilisce di riservare questa dicitura solo agli spumanti prodotti in Francia e Lussemburgo e in nessun altro paese, Italia compresa.
Occorre quindi pensare a un nome ad hoc per questo nuovo Franciacorta.
Origine del nome Satèn: storia e significato
Il nome Satèn nasce da un limite. E, come spesso accade quando la creatività è figlia di un vincolo, il risultato è memorabile. Nel 1990 diverse cantine in Franciacorta si affidano a un gruppo di esperti di comunicazione del mondo del vino, l’agenzia SGA di Bergamo fondata da Giacomo Bersanetti, Chiara Veronelli e Francesco Voltolina – la stessa agenzia che ha curato l’immagine coordinata di Terre d’Aenòr.
La richiesta è di un nome suggestivo, musicale, con un suono particolarmente piacevole e memorizzabile, che potesse esprimere la semplicità e il ricordo sensoriale, puro e sinestetico (un termine che suggerisce un senso) della parola “seta”. Il significato del nome Satèn richiama la setosità e la morbidezza dei tessuti più sinuosi. L’intuizione geniale franciacortina è tutta a livello fonetico: il nome Satèn mantiene la musicalità del francese satin, (che vuol dire raso, non seta come spesso si legge; inoltre satin è raso anche in inglese) e traduce visivamente la pronuncia francese in italiano. Nato per essere universale, il nome Satèn si ricollega all’italiano “satinato” (liscio, morbido, gradevole al tatto) o perfino alla “satinella”, termine usatissimo negli anni ‘50 e ‘60 per indicare uno svolazzante tessuto leggerissimo simile allo chiffon.
Il termine è depositato nel 1995 dal Consorzio Franciacorta, che registra il marchio “Satèn” per tutelare questa precisa tipologia di spumante Franciacorta secondo le rigide norme di produzione.
Il Satèn Ricciolina Terre d’Aenòr: un nuovo nome per un nuovo corso
Terre d’Aenòr si inserisce nella tradizione dei migliori Satèn riscrivendola con un nome nuovo: Ricciolina. Oltre a creare un favoloso contrasto con l’immagine morbida e sinuosa del Satèn, Ricciolina è un omaggio al nostro vitigno che porta proprio questo nome.
Il Satèn Ricciolina Terre d’Aenòr rispecchia appieno gli standard più rigorosi e puri della produzione del Satèn franciacortino: proviene da uve bianche Chardonnay, quelle più esposte a sud e più assolate, che hanno già di partenza un contenuto zuccherino più alto, profumi più fruttati e dolci e un’acidità più smorzata.
Il Satèn diventa tale durante la rifermentazione in bottiglia, quando aggiungiamo un quantitativo di zucchero inferiore rispetto agli altri Franciacorta: ciò consente una sovrappressione delle uve minore (massimo di 5 bar) e una formazione di anidride carbonica, e quindi di bollicine, meno aggressiva al palato. Ecco come nasce uno spumante elegante, fine, aromatico, persistente e che si libera più lentamente, caratterizzato da una spuma abbondante, cremosa, morbida e con profumi suadenti.
O come amiamo dire noi di Terre d’Aenòr: un Satèn morbido, con spensieratezza.
Scopri il nostro Satèn Ricciolina Terre d’Aenòr.